Appuntamenti Anno 2022 presso BianchiTecno Elettrodomestici
in Via alle Pezze 13, Stabile Arca
6950 TESSERETE
Orario sempre dalle 13.30 alle 17.30
Mercoledì 23 febbraio
Mercoledì 13 aprile
Mercoledì 18 maggio
Mercoledì 22 giugno
Mercoledì 14 settembre
Mercoledì 16 novembre
RIPARARE INVECE DI BUTTARE!
APERTO A TUTTI GLI INTERESSATI
portate da riparare i vostri
PICCOLI E GRANDI ELETTRODOMESTICI
Le riparazioni sono eseguite sul posto unicamente se si tratta di piccoli
interventi (Fr. 10.-/15 minuti). In caso contrario il riparatore concorda con
il proprietario i costi e le condizioni della riparazione.
www.acsi.ch Tel. 091 922 97 55
Riparare anziché buttare, a favore dell’ambiente e del portamonete
Riparare insieme: è questa l’idea dei Repair Café, punti di incontro aperti a tutti, con attrezzi e materiali messi a disposizione dagli organizzatori. In Romandia e in Svizzera tedesca le associazioni dei consumatori ne hanno già organizzati diversi, e con successo. L’ACSI li vuole promuovere anche nella Svizzera italiana.
La vecchia radio non funziona più, il ferro da stiro ha solo il filo un po’ rovinato, al telefono basterebbe cambiare la batteria, a quella comoda giacca a vento basterebbe sostituire la cerniera… A volte, ci vorrebbe poco per rimettere perfettamente a nuovo un apparecchio elettrico, ma anche orologi, giocattoli, scarpe, abbigliamento, mobili, biciclette…
La vecchia radio non funziona più, il ferro da stiro ha solo il filo un po’ rovinato, al telefono basterebbe cambiare la batteria, a quella comoda giacca a vento basterebbe sostituire la cerniera… A volte, ci vorrebbe poco per rimettere perfettamente a nuovo un apparecchio elettrico, ma anche orologi, giocattoli, scarpe, abbigliamento, mobili, biciclette…
Obsolescenza programmata
Eppure buttiamo, anche perché commercianti e spot pubblicitari ci invitano a sostituire il vecchio con il nuovo. Tutto ciò che acquistiamo ha un’implicita data di scadenza: dopo pochi anni (o comunque dopo il termine della garanzia) conviene di più comprare un nuovo oggetto che far sistemare quello vecchio. D’altra parte, i costi delle riparazioni sono sproporzionati, i pezzi di ricambio introvabili, l’hardware obsoleto. Si parla, infatti, di obsolescenza programmata, cioè di quelle politiche industriali che limitano volontariamente la vita dei prodotti. Progettate per non durare sono le stampanti a getto d’inchiostro, le lavatrici, ma anche gli smartphone, gli spazzolini da denti a batteria, l’abbigliamento invernale.
Eppure buttiamo, anche perché commercianti e spot pubblicitari ci invitano a sostituire il vecchio con il nuovo. Tutto ciò che acquistiamo ha un’implicita data di scadenza: dopo pochi anni (o comunque dopo il termine della garanzia) conviene di più comprare un nuovo oggetto che far sistemare quello vecchio. D’altra parte, i costi delle riparazioni sono sproporzionati, i pezzi di ricambio introvabili, l’hardware obsoleto. Si parla, infatti, di obsolescenza programmata, cioè di quelle politiche industriali che limitano volontariamente la vita dei prodotti. Progettate per non durare sono le stampanti a getto d’inchiostro, le lavatrici, ma anche gli smartphone, gli spazzolini da denti a batteria, l’abbigliamento invernale.
Repair Café
C’è però chi ha deciso di dire basta e di andare controcorrente, organizzandosi per riparare a basso costo – o addirittura gratis – tutto ciò che è destinato a finire in discarica. I Paesi Bassi sono stati i primi a organizzare i cosiddetti Repair Café, laboratori gestiti da volontari e forniti di tutto il necessario per rimettere in funzione le cose più svariate, dalla bambola al tablet. Il primo Repair Café, ideato dalla giornalista olandese Martine Postma, ha aperto nel 2009 ad Amsterdam. Oggi se ne contano oltre 750 in tutto il mondo, che si calcola salvino dalla discarica 13’000 oggetti ogni mese.
C’è però chi ha deciso di dire basta e di andare controcorrente, organizzandosi per riparare a basso costo – o addirittura gratis – tutto ciò che è destinato a finire in discarica. I Paesi Bassi sono stati i primi a organizzare i cosiddetti Repair Café, laboratori gestiti da volontari e forniti di tutto il necessario per rimettere in funzione le cose più svariate, dalla bambola al tablet. Il primo Repair Café, ideato dalla giornalista olandese Martine Postma, ha aperto nel 2009 ad Amsterdam. Oggi se ne contano oltre 750 in tutto il mondo, che si calcola salvino dalla discarica 13’000 oggetti ogni mese.